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L’ultima delle tentazioni? Brindare sotto le feste di Natale!

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Wine

by Dario Bragaglia

December 2nd. 2020

 

 

 

 

 

 

“Come negarlo. L’ultima delle tentazioni è proprio questa…mettersi alla ricerca del vino giusto per questo Natale che tutti sappiamo essere sobrio, complici le restrizioni in vigore; ma lasciamo al nettare degli Dei il compito di liberare, in un brindisi ‘pétillant’, quello spirito di gioia, armonia e soprattutto di buon auspicio di cui tanto avvertiamo la necessità.”

Dario Bragaglia

 

Ecco una carta di vini selezionati (attraverso viaggi, incontri, visite ai vigneti, letture e innumerevoli degustazioni) per una cantina d’autore.  E che la festa, nel rispetto ma anche a dispetto dei vari decreti ministeriali  (scusate il gioco di parole) abbia finalmente inizio!

Avié, Moscato Passito D.O.C., Cascina Castlet, 13-14% vol.

Costigliole d’Asti, dove ha sede l’azienda (31 ettari complessivi) Cascina Castlet è terra di Barbera  e di Moscato, i vitigni simbolo dell’Astigiano. Il nettare contenuto nelle bottiglie da 0,375 L. dell’Avié riporta in bocca tutta la dolcezza delle uve moscato raccolte a metà settembre, ben mature e poi lasciate appassire nelle cassette in locali aerati. Il lungo passaggio in barrique del mosto, l’affinamento in bottiglia per un anno conferiscono a questo passito una inedita complessità e buone capacità di invecchiamento. Il nome rimanda alle veglie (Avié in astigiano) di un tempo, quando nella stalla, in inverno, i bambini ascoltavano i racconti dei vecchi. È dunque un grande vino da fine pasto, adatto ad un momento meditativo. Ma si adatta benissimo con tutti i dolci. Da sperimentare anche come abbinamento con formaggi invecchiati.

Dicono sia un vino con un tocco femminile. E in questo, come negli altri vini di Cascina Castlet, c’è la mano di Mariuccia Borio, grande Donna del Vino, che proprio quest’anno ha celebrato la sua cinquantesima vendemmia.

 

Valentino, Brut Cuvèe Speciale DOOR 185th, Rocche dei Manzoni, 13% vol.

Valentino Migliorini, arrivato a Monforte d’Alba nelle Langhe nel 1974, oltre a dedicarsi alla produzione dei grandi rossi della zona, Barolo in primis, introducendo l’uso delle barrique, ha anche aperto la strada, fin dal 1978, alla spumantizzazione metodo classico. Un’intuizione di grande lungimiranza, in un’area dove questa pratica era totalmente sconosciuta e si è poi affermata solo qualche decennio dopo, con i successi dell’Alta Langa D.O.C.G.

Questa Cuvèe nasce dalla collaborazione di Rodolfo Migliorini, il figlio di Valentino, con Ezio Bosso, il musicista torinese scomparso quest’anno. Nel corso di un sodalizio ventennale, è stato elaborato un progetto che prevede di accompagnare l’affinamento del vino con una musica che ne influenzi in modo positivo la maturazione, stimolando l’attività dei lieviti (la permanenza in bottiglia dura un minimo di 8 anni). Il primo anno di produzione della Cuvée Speciale DOOR 185th risale al 2008.

 

Eclissi, Albugnano D.O.C. 2017, Cascina Quarino, 15% vol.

Una bella novità di questo 2020 così infelice sotto tanti aspetti: l’uscita sul mercato delle prime bottiglie di “Albugnano 549”. Una quindicina di produttori di Albugnano (Asti), una doc creata nel 1997, hanno intrapreso da qualche anno un ambizioso progetto per valorizzare al meglio le uve Nebbiolo coltivate nel territorio di Albugnano e di altri tre comuni limitrofi (Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito) dandosi delle regole di coltivazione, vinificazione e invecchiamento molto stringenti. Ne è nato il marchio “Albugnano549” che richiama l’altezza massima di questo comune, dove le Colline Torinesi si fondono con il Monferrato. Le quote di coltivazione, la particolarità del terroir (Marne con affioramenti gessosi) danno una personalità unica a questo Nebbiolo, che geograficamente rappresenta il trait d’union tra quelli del Piemonte Meridionale (Langhe, Roero) e quelli del Nord (Carema, Gattinara…fino al Prunent ossolano). L’Eclissi di Cascina Quarino, azienda agricola a conduzione familiare che coltiva 7 ettari, è un vino elegante con una buona tannicità e bella persistenza in bocca, con sentori finali di frutta matura. Caratteristiche simili ad altre bottiglie di “Albugnano 549” provate in degustazione, come quelle dell’Azienda Agricola Ca’ Mariuccia e di Tenuta Tamburnin. È un vino da abbinare a piatti importanti, carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.

 

Asti D.O.C.G., Acquesi, 7% vol.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le uve Moscato bianco raccolte dai vignaioli e produttori del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti si declinano nelle due tipologie tradizionali che tanta fortuna hanno riscosso nel mondo intero: l’Asti Dolce e il Moscato d’Asti. A queste, da qualche anno, si è aggiunta una terza tipologia, l’Asti Secco, adatto come aperitivo o come abbinamento a salumi, formaggi freschi, carni bianche, pesce e crostacei. Per questa nostra selezione di proposte natalizie scegliamo una bottiglia di Asti Dolce, un vino spumante che tradizionalmente accompagna i brindisi delle festività piemontesi. Il tenore zuccherino, le note aromatiche tipiche del vitigno, la contenuta gradazione alcolica ne fanno il vino ideale per accompagnare vari tipi di dessert, dalle crostate alla biscotteria in genere. Acquesi è una linea di vini della cantina Cuvage che rende omaggio ad Acqui Terme, la città dove ha sede. Il design della bottiglia richiama lo stile Liberty e un periodo a cavallo fra ‘800 e ‘900 in cui lo stile artistico floreale ebbe molta fortuna in quest’area piemontese.

 

(Ha collaborato Rosalba Graglia).