home NG Primo Piano, NG Week-end La nuova Samaritaine a Parigi…un incanto!

La nuova Samaritaine a Parigi…un incanto!

La Samaritaine sono i Grandi Magazzini di Parigi, da sempre. Ma ancor di più dopo la ristrutturazione durata sedici anni e culminata con la recente inaugurazione in grande stile a cui hanno presenziato le più grandi cariche istituzionali, in primis il presidente della repubblica francese Emmanuel Macron.               © Photo Dario Bragaglia

 

 

NG Week-end

by Dario Bragaglia

July 21, 2021

Confesso di avere avuto un attimo di commozione, quando un improvviso acquazzone mi ha sorpreso, qualche giorno fa,  in Rue des Prêtres Saint-Germain l’Auxerrois a pochi metri dall’ingresso della Samaritaine. Trovata protezione sotto il tendone di un negozio, ho dovuto attendere solo qualche minuto. Come spesso succede a Parigi, il sole è riapparso presto, con la luce calda del tardo pomeriggio. Pioveva ancora, ma c’era il sole: a sinistra in fondo si scorgeva il Louvre, davanti a me a pochi metri le pietre gotiche della chiesa di Saint-Germain l’Auxerrois, a destra una facciata laterale della Samaritaine con le sue decorazioni dorate che risplendevano, rese più scintillanti al ritorno della luce dall’acqua appena caduta. La commozione era per quell’essermi fermato un attimo e aver potuto godere di uno dei tanti angoli della grande bellezza parigina. Con la certezza che, finalmente, dopo sedici anni di chiusura e di lavori, rinasceva questo isolato di fronte al Pont Neuf, fra il Louvre e le Halles.

Esuberante e spettacolare l’Affresco dei Pavoni (Peinture des Paons): lungo 115 metri è tornato a nuova vita, grazie a un restauro maniacale, orna la facciata interna della  Samaritaine, con il suo stile inconfondibile dei primi del Novecento (1907 per l’esattezza). © Photo Dario Bragaglia

Perché i grandi magazzini Samaritaine Paris Pont-Neuf (la denominazione ufficiale voluta dalla proprietà LVMH) sono sempre stati una istituzione emblematica nel cuore di Parigi e la riapertura il 21 giugno scorso, presenti Emmanuel Macron, la sindaca Anne Hidalgo e Bernard Arnault, presidente e CEO di LVMH, ha segnato un punto fermo, un segnale di rinascita per tanti parigini di ogni generazione affezionati a questo luogo. All’interno, fra i nuovi visitatori, cominciano a rivedersi i turisti, francesi e altri europei per lo più. Gli asiatici, i grandi serial-shopper, sono attesi per il 2022.

Mi sono un po’ emozionato anche entrando, perché qui ci venivo già molto tempo prima della chiusura nel 2005. Non tanto per lo shopping, quanto per la bellezza, un po’ decadente allora, del luogo e per il panorama côté Seine, uno dei più belli di Parigi. Ora è tutto tirato a lucido, tutto riportato all’originale splendore e l’effetto wow entrando dal lato Pont Neuf è assicurato. Il monumentale scalone e in alto il grande affresco “Peinture des paons” lungo 115 metri e risalente al 1907. A coprire il tutto c’è il grande tetto di vetro con un telaio in ferro, stile Eiffel.

Le cifre che si possono snocciolare per questo recupero urbano sono tante: 3000 persone e 280 aziende francesi impegnate nei lavori di ristrutturazione, 1700 dipendenti che ora lavorano nel grande magazzino, 600 brand del lusso (ma anche start up) sparsi sui 7 livelli dell’edificio, 12 ristoranti. Il tutto costato 750 milioni di euro. Su richiesta del Comune sono stati allestiti un nido che accoglie 80 bambini e 96 alloggi pubblici (gestiti da Paris Habitat). Il lato sociale dell’investimento, per supportare gli abitanti del quartiere.

 

 

L’imponente scalinata de La Samaritaine in stile Art Déco, restaurata con una cura maniacale e riportata alla bellezza originaria di un tempo. © Photo Dario Bragaglia

 

 

 

 

Quest’attenzione verso il sociale è forse anche un omaggio ai fondatori dei grandi magazzini, i coniugi Cognacq-Jay. Marie-Louise Jay la moglie di Ernest Cognacq fu sempre attenta alle opere di filantropia e fondò, fra l’altro, un nido, una scuola per sarte, una maternità, una casa con alloggiamenti sociali. E, d’altra parte, il nome che Ernest diede fin dall’inizio alla sua attività commerciale è un chiaro rimando all’episodio dei Vangeli in cui Gesù incontra vicino ad un pozzo la Samaritana. Il fondatore fu anche un grande collezionista e appassionato d’arte e per completare questa breve digressione storica, non posso che suggerire una visita al Musée Cognacq-Jay, una chicca del Marais.

Il più piccolo dei grandi magazzini parigini (ma ora forse il più grande dei concept-stores) ha anche un lato decisamente più contemporaneo: la nuova facciata in vetro ondulato di rue de Rivoli è stata disegnata dallo studio giapponese Sanaa, già vincitore del Premio Pritzker nel 2010.

Green Pass oblige, ma i primi, timidi turisti iniziano a rivedersi a Parigi, anche se, per ora, sono soprattutto i parigini che amano lo shopping a frequentare la Samaritaine e farne un luogo di ritrovo nostalgico dall’atmosfera rétro-chic’. © Photo Dario Bragaglia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le sorprese non sono ancora finite, perché il 7 settembre è prevista l’apertura di Cheval Blanc Paris, il primo hotel urbano del gruppo LVMH. Siamo sul lato fronte Senna (di fronte al Quai du Louvre): l’architetto Édouard François ha diretto i lavori di recupero della parte Art Déco, mentre il design interno e le 72 stanze e suite sono frutto della mente creativa del celebre architetto e designer americano Peter Marino. Per quella che si annuncia come l’inaugurazione alberghiera più attesa degli ultimi tempi bisognerà attendere ancora qualche settimana. Ma intanto gli shopping-addict possono già scatenarsi alla Samaritaine.