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Profumi da Open Bar!

Trompe-nez: ingannano l’olfatto ma a tutti gli effetti sono dei profumi ispirati al mondo degli ‘spirits’  come rhum, brandy e whisky. Courtesy of Pexels.com

NG Beauty

by Monica Melotti

March 31, 2022

E’ un profumo ma diresti un liquore, e benché la tendenza non sia delle più recenti, –i primi articoli sul tema risalgono addirittura al 2016 – è ora che in profumeria aumenta la richiesta delle cosiddette fragranze–da-meditazione, ovvero dall’impronta olfattiva ad alta-gradazione-alcolica. E se vogliamo leggerla con gli occhi di un sociologo, è una sorta di volta-faccia alla  contemporaneità, e al suo imperante stile di vita salutistico.

Questa nuova generazione di profumi, che ammicca a uno stile piuttosto in controtendenza, coglie ispirazione nelle atmosfere di una elegante cigar room di un Grand Hotel, o, più modestamente, in un bar-da-salotto ben rifornito di bottiglie di whisky, rhum e brandy di razza, rimasti per un lungo periodo a invecchiare in botti di legno pregiato.

Maître parfumeur che s’ispirano all’arte della ‘mixology’ dei bar-tender per escogitare fragranze ricercate quanto ambite. Courtesy of Pexels.com

Fragranze liquorose dalle note ricercate e particolari, capaci di far gioco sulla gourmandise al femminile, specie se dominate dal sentore di vaniglia, ma che se nel loro complesso percorso olfattivo incontrano l’aroma del cuoio affumicato, diventano adatte anche a un pubblico maschile, per quelle note capaci di esaltarne la virilità.

Benché nella profumeria di nicchia la tendenza volga, sempre di più, alla  realizzazione di fragranze unisex, anche perché sulla pelle ogni profumo tende a variare d’intensità e di percezione olfattiva. A entrare in gioco è, infatti, il pH della cute diverso da persona a persona: un pH basso, per citare solo un esempio, contribuisce a ridurre in maniera sensibile la persistenza del profumo.

Darsi all’alcol. La nuova generazione dei profumi trova nei liquori la sua ragione di esistere.

L‘esempio più citato s’ispira al famoso cocktail Moscow Mule, prontamente ribattezzato, per via dei venti di guerra, Kiev Mule. La maison Juliette Has A Gun, ha dedicato un profumo  alla città ukraina (anche se in origine doveva essere Mosca, appunto) ispirandosi al leggendario cocktail di cui ricrea la composizione con note di vodka russa, ginger ale e succo di lime.

 

 

Moscow Mule, il profumo di Juliette has a gun si ispira al celebre cocktail moscovita, anche se i bar-tender in tono goliardico ora lo chiamano Kiev-Mule!

Un profumo inebriante e vagamente sinistro, Moscow Mule per la maison  Juliette has a gun che incarna il ritratto olfattivo di una Giulietta russa con la sua miscela rinfrescante di bergamotto con accordi di zenzero e Norlimbanol, una molecola legnosa – secca, simile al patchouli. Ci riporta agli anni ’70, gli anni yé-yé caratterizzati dalla voglia di infrangere ogni tipo di tabù e vivere in totale libertà non più prigionieri degli schemi.

L’energia dirompente degli anni ’70, fonte d’ispirazione del  profumo Vinyl.

Dalle note vivaci come quelle che caratterizzano il profumo VINYL di Franck Boclet Parfums, ispirato alla musica degli anni Settanta, dei nightclub scintillanti e dei concerti affollati all’inverosimile, ma anche un ricordo dei vecchi vinili. Nelle note di testa mandarino, limone, whisky, cola per poi affermarsi su un cuore di whisky, patchouli, chiodi di garofano, fiori di eliotropio per un’eco avvolgente di sigaro, vaniglia, ambra e patchouli. .

E’ un omaggio alla generazione Beat degli anni ’70  la fragranza Beat Café di Jusbox Perfumes.

Spostiamo ancora più indietro le lancette del tempo, sino ad arrivare a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 con una melodia olfattiva dedicata alla Beat Generation come la fragranza Beat Café Jusbox Perfumes, che incarna quello spirito provocatorio,  che aleggiava nei ‘café’, emblema di questa generazione. Il profumo  intona note di cognac, tabacco e cuoio, animate dal tocco speziato di pepe nero e coriandolo e avvolte da un fondo intenso di vetiver e legno di cedro.

Profumi allegri: è l’ora di uno ‘Spritz veneziano’.

E che dire di un profumo dedicato al celebre Spritz Veneziano? Ci ha pensato Tuttotondo, con il profumo omonimo,  tributo all’irresistibile drink  dal successo e dalla simpatia internazionali.  Un’eau de toilette inebriante, aromatica e frizzante, un cocktail di allegria! Un accordo di vin prosecco avvolto dall’energia degli agrumi come limone e arancia che ben si accorda alle note intense di vaniglia, ambra e muschio.

Cognac-da-naso: in profumeria è arrivato Liqueur Charnelle.

Una sperticata ode al cognac è Liqueur Charnelle Pierre Guillaume Paris, un voluttuoso bouquet composto dai cinque aromi principali che donano al Cognac il suo sapore caratteristico: vaniglia, prugna, caramello, arancia e albicocca. Il “naso” Pierre Guillaume costruisce la fragranza utilizzando note floreali e fruttate, fiori di tiglio essiccati, fiori che crescono nelle vigne. Un profumo morbido e gustoso, profondamente sensuale che celebra un bouquet di Cognac, di spezie, tabacco biondo e legni polverosi

Dedicato, invece, a un dandy deisamente contemporaneo ma che incarna valori ed eleganza d’altri tempi, Navy Rum di Coquillete Pari, un bouquet di fiori soavi in cui si mescolano accordi virili di cuoio, agrumi succosi e caldi muschi, tra cui spiccano le note esperidate, rum, lavanda rétro e un boschivo vetiver. Un effluvio secco, asciutto, senza compromessi.