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Profumi d’Estate: lo stile Mistico di re Armani!

Beauty

May 18. 2018

by Monica Melotti

Quali saranno i profumi dell’estate targata 2018? Questa volta Armani si è lasciato sedurre nelle sue creazioni olfattive dai sentori del magico Oriente.

Con la ‘Collection des Terres Précieuses ‘, fresca di debutto sul mercato italiano, quello che il grande stilista ci propone è come un viaggio nel grande continente sud orientale sull’onda del misticismo.

La sensibilità di Armani ci invita a scoprire l’incanto di città lontane, per noi anche culturalmente, come Jaipur, Bombay e Delhi, in cui la dominanza del blu si osserva ovunque: lungo il fiume Gange, nelle sere d’estate animate da feste, come nei paramenti sacri di divinità induiste.

Nascono così fragranze imperdibili come il BLEU TURQUOISE e il BLEU LAZULI  capaci di evocare già al primo spruzzo tutta la intensa spiritualità e il misticismo dell’India, con un rimando estetico, quello del prezioso flacone,  al forte legame che unisce il continente indiano al blu. Da sempre considerato emblema di potere e di forza, ma anche dell’universo – colore dell’acqua e del vasto orizzonte – il blu inteso come sinonimo di vita, che si fa evidente in pietre come il turchese, simbolo dell’incontro tra il mare e il cielo, e il lapislazzuli che diresti racchiudere  lo spirito infinito dell’universo.

Considerata una delle più antiche pietre preziose conosciute dall’uomo, il lapislazzuli si è trasformato nel tempo in talismano di governanti e sciamani. Simbolo universale di saggezza e verità, capace di riflettere  il blu infinito del cielo e di esprimere un legame tra divinità e potere, spirito e visione.

Entrambe le fragranze, Bleu Turquoise (a cura di Aurelien Guichard, Firmenich) come Bleu Lazuli (a cura di Pascal Gaurin, IFF) invitano, dunque, a un viaggio olfattivo che dall’India approda all’ Italia, cuore delle creazioni di Giorgio Armani, attraverso un gioco di rimandi e di sensazioni sulle note ricche e legnose della stessa terra da cui provengono.

Tonalità ispirate ai profumi dell’incenso come ai mercati delle spezie indiane, infuse di un certo misticismo, che in India caratterizza ogni aspetto della vita, quasi un viaggio iniziatico dall’oscurità alla luce.

Attraverso l’interazione di note “luminose” e “oscure”, Aurélien Guichard accosta il sentore della vaniglia nera alle note di sale bianco per evocare l’incontro tra cielo e oceano. Mentre Pascal Gaurin esalta le note profonde del tabacco con quelle leggere delle foglie del thé maté che abbina al fiore di osmanto per infondere una maggiore profondità e ricchezza.

Quanto alle radici italiane di Giorgio Armani, ecco che traspaiono da sottili nuance di pepe rosa, bergamotto e sale del Mediterraneo.

I flaconi di tutte le fragranze Armani/Privé (all’inizio concepite come dono alla ristretta cerchia di amici dello stilista) sono anche un oggetto d’arte. Minimal nella linea ma opulenti nei materiali, incarnano il paradosso della visione creativa di Giorgio Armani, dove la semplicità incontra il lusso più puro. Quasi scolpita nella pietra preziosa che porta il suo nome, ogni fragranza mostra il proprio colore esaltato da tocchi dorati, simili a venature, che ricordano le gemme naturali. Unendo l’esperienza dell’alta moda con quella dell’alta profumeria, ogni flacone è unico, come una vera pietra di turchese o lapislazzuli, sormontato da un vistoso ed elegante cappuccio in resina modellato a mano.