L’hanno chiamato proprio così, Gottardo, e non poteva che definirsi altrimenti, il panettone commemorativo dall’ inedita ricetta italo-svizzera, racchiuso in una scatola di latta litografata in stile Belle Epoque, concepito per celebrare l’ultimo prodigio della tecnologia: quello del nuovo tunnel del San Gottardo, o ‘Gotthard-Basistunnel’, per dirla in tedesco, un’impresa faraonica costata qualcosa come undici miliardi di euro, oltre a diciassette anni di lavori consecutivi.
E le schiere di gourmet chiamati a raccolta per esprimere un giudizio in merito, domenica 11 dicembre, in occasione dell’apertura ufficiale del tunnel (che con i suoi 57 chilometri di lunghezza segna un record mondiale per il trasporto su rotaia ad alta velocità), avranno modo di apprezzare insieme al suo gusto eccellente, anche l’aspetto originale, leggermente bombé, che ricorda vagamente quello del San Gottardo, il massiccio che sovrasta Lucerna e i suoi dintorni, un’incantevole regione turistica da visitare anche in pieno inverno.
Un dolce ‘special edition’, dunque, nato da una scintilla scaturita dall’incontro dell’antica tradizione della pasticceria italiana, quella della famiglia vicentina di Dario Loison, (che affonda le sue origini nel 1938 a Costabissara, in provincia di Vicenza, dove ha ancora sede il suo attuale laboratorio) con la creatività della pasticceria svizzera di Matthias Bachmann, l’ultimo discendente di una famiglia che nel lontano 1931 aprì un semplice forno-panetteria a Sursee sul lago di Lucerna e che, a distanza di quattro generazioni, vanta oggi al suo attivo oltre diciassette punti vendita disseminati in tutta la Confederazione.
Insieme i due pasticceri hanno raccolto la sfida di rinnovare il panettone classico milanese inserendo due ingredienti considerati emblemi della tradizione gastronomica svizzera: il cioccolato e il latte.
Il ricco impasto base di casa Loison, infatti, viene miscelato con il burro del Caseificio Gottardo di Airolo e con il cioccolato Felchlin, un’azienda storica con sede a Svitto, il cui cantone omonimo è conosciuto per le sue eccellenze gastronomiche. Anche la scelta dei fornitori non è risultata affatto casuale: burro e cioccolato provengono dalle regioni ai piedi del massiccio del San Gottardo: da un lato i Cantoni sulle sponde del Lago di Lucerna, dove si parla tedesco, dall’altra il Ticino, che condivide la lingua con la vicina Italia.
L’esito finale di un panettone ibrido italo-svizzero, ingredienti compresi, non deve far sospirare i puristi del gusto alla ricerca di un dolce filologicamente corretto. E’ sufficiente ricordarsi che il dolce-tipico-di-Milano arrivò per la prima volta a Lucerna valicando il San Gottardo: secondo una delle leggende tramandate sin qui, infatti, il panettone fu servito per la prima volta alla corte di Ludovico il Moro intorno al 1490. Benché l’usanza di mangiare a Natale del pane arricchito con farina, burro, zucchero e uvette sia già attestata nel Medioevo. Dall’attuale Lombardia alla Svizzera il passo è breve grazie alle intense relazioni che si stabilirono fra i due territori. Bellinzona fu sotto il dominio dei Visconti per 150 anni – come testimoniano i suoi tre castelli, patrimonio Unesco – e lo stesso Ludovico vi si recò in visita nel 1487, negli stessi anni in cui il panettone fece la sua comparsa a corte. Ma è solo con l’apertura della strada carrozzabile, negli anni ’30 dell’Ottocento, e della ferrovia, nel 1882, che il traffico lungo l’asse del San Gottardo s’intensifica a dismisura. A inizio ‘900 ecco che il panettone fa la sua comparsa nelle pasticcerie elvetiche come dolce natalizio benché destinato alla sola élite.
Spesso pubblicizzato con la dicitura “di Milano” a indicarne l’origine. Nel secondo dopoguerra, diventerà non solo un prodotto di massa ma anche cibo della memoria per i tanti italiani che lavorano in Svizzera. Al punto che negli anni Sessanta e Settanta, le Ferrovie dello Stato Italiane offriranno panettoni non solo ai loro impiegati ma anche ai doganieri, ferrovieri, postini e poliziotti svizzeri impiegati nei caselli di frontiera e sui passi alpini. E ancora oggi in virtù della sua prelibatezza e della sua forte carica evocativa è considerato come uno dei regali più gettonati sotto Natale da portare oltre confine…magari in treno su e giù per il San Gottardo!
NG
Il Panettone Gottardo viaggia da novembre a dicembre in Svizzera e in Italia, ecco dove:
• In Svizzera in tutte le Confiserie Bachmann • Nello shop online di Loison • Nel Bookshop dell’Auditorium La Verdi a Milano (Largo Mahler) dal 27 ottobre al 6 novembre 2016. • In Rinascente a Milano (Piazza Duomo) dal 3 novembre al 31 dicembre 2016. • In Rinascente a Monza (Largo G. Mazzini) e Torino (Via G. L. Lagrange 15): dal 28 novembre al 31 dicembre 2016. • Allo Swiss Corner di Milano (Piazza Cavour 2) dal 16 al 22 novembre 2016 al 12 al 18 dicembre 2016 Verrà, inoltre, allestito un corner per degustare il panettone e conoscere l’offerta turistica di Lucerna e della sua regione nei seguenti punti di vendita: • In Rinascente a Milano dal 22 al 28 novembre 2016. • In Rinascente a Monza da 28 novembre al 4 dicembre 2016.
Da non Perdere
Se ancora resta qualche incertezza su cosa fare in Svizzera, potete sempre inserire nel vostra biblioteca da viaggio e nel vostro ‘travel planning’ (senza per questo dover ricorrere ai consigli di un agente di viaggi) i consigli di una guida che ha il dono di essere concisa ma anche molto dettagliata, ricca di spunti pratici, e che in più è super aggiornata): 100 Cose Migliori da fare in Svizzera a cura di Joey MILLER. Ovvero tutto il fascino dei Cantoni descritto in aun ‘concentrato ‘ di diecimila parole…!