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Camera con cena Glam!

Oasi urbane: un’immagine del patio con prato all’inglese del plurinomato e stellato Hotel Sitea a Torino.

 

 

Hotels

By Rosalba Graglia

Turin, October 31, 2020

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Parafrasando il famoso romanzo di E.M. Forster Camera con vista e l’ancor più famoso omonimo film di James Ivory potrebbe essere questa la nuova ‘formula-glam’ per una serata romantica di tempi del Covid. A Torino ci hanno pensato alcuni degli indirizzi più esclusivi, a cominciare dal Grand Hotel Sitea, impeccabile esempio di understatement&raffinatezza di stampo sabaudo.

Sgabelli di velluto rosso al bancone del bar in legno scuro con lampade dai paralumi dalla luce soffusa e una scelta di liquori fornitissima, quella del  prestigioso Hotel Sitea, che non sarebbe dispiaciuta a personaggi del calibro di Ernest Hemingway o Ian Fleming.

Centralissimo, ha il fascino discreto di un locale storico di tradizione, sulla breccia dalla metà degli Anni Venti: non a caso fa parte dei Locali Storici d’Italia, ma non tutti sanno che Louis Armstrong ha dormito qui, in occasione del suo concerto a Torino nel 1935. Atmosfera riservata, un piccolo giardino d’inverno, un American bar che sarebbe piaciuto a Ian Fleming, creatore di James Bond  o a Ernest Hemingway: divanetti di pelle, luci soffuse, tavolini di marmo, il bancone con gli sgabelli di velluto rosso, e il barman Beppe Loi che prepara un impeccabile Martini, (magari ‘shaken not stirred‘  in stile James Bond) insieme ad altri classici e ai cocktail signature. E poi il Bistrot Carlo & Camillo (all’angolo con via Cavour ma con collegamento interno dall’hotel) e il Carignano, ristorante stellato, dove officia lo chef Fabrizio Tesse.

Atmosfera Blasé. Ecco come appare la sala da pranzo dell’Hotel Sitea, sembra uscire dalle pagine di un romanzo di James Ivory: qui la camera è con cena, ovviamente glam.

Tesse, classe 1978, è milanese di nascita, ma piemontese d’adozione: ha lavorato come sous-chef con Cannavacciuolo a Villa Crespi di Orta San Giulio, poi è passato alla Locanda di Orta e ora al Carignano. Così la sua è una cucina che attinge alla tradizione piemontese, ridisegnata con personalità

Come non combinare tutti questi elementi d’eccellenza in una proposta esclusiva? Et voilà una experience a 6 stelle, le 5 dell’hotel più la stella dello chef Tesse. Così il venerdì e il sabato  si può vivere Torino da turisti, concedendosi una cena al Carignano, con un menù degustazione  di 5 portate firmato dallo chef, per poi trascorrere la notte in una doppia de luxe, e il mattino dopo colazione nella veranda del giardino d’inverno. Il tutto, 165€ a persona (prenotazioni a info@grandhotelsitea.it). Un percorso gourmet&glamour per vivere la città con occhi diversi e concedersi una pausa a due  molto piacevole.

 

Appena tredici stanze ma tutte d’artista per uno degli aberghi più contemporanei e storici di Torino; il San Giors un tempo sorgeva nella Contrada dei Pellicciai, poi nell’800 si è trasferito nella  zona più brulicante della città, quella del mercato di Porta Palazzo, il più grande e cosmopolita d’Europa.

Se l’idea vi stuzzica, la potete declinare in una serie di “cene con camera” in un altro hotel piacevolmente romantico e storico, come il San Giors. Siamo nel cuore di Porta Palazzo, nella zona diventata isola pedonale e l’Albergo-Ristorante San Giors già Ponte Dora come recita l’ insegna sulla facciata, è in attività ufficialmente dal 1815, ma  forse molto prima nella vecchia Contrada dei Pellicciai, più o meno dove oggi c’è piazza IV Marzo. A fine ‘800, si sposta in Borgo Dora. Con uno degli ultimi proprietari, il gallerista Giancarlo Cristiani, il San Giors ha iniziato a diventare un hotel votato all’arte e oggi l’architetto Simona Vlaic,  attuale proprietaria, ha trasformato le 13 camere in stanze d’artista, arricchite da opere-installazione di giovani urban artist, tutte diverse. Atmosfera da Piemonte d’antan al ristorante: parquet di legno, sedie stile Thonet, grandi tavoli e credenze della nonna, carta da parati foliage, il menù piemontese rivisitato del resident chef Paolo Ribotto.

In vetrina il calendario delle cene a soggetto all’Hotel San Giors che sino al 3 novembre offre un repertorio di proposte gormand e sorprendenti di chef itineranti.

Ma la trovata geniale in questi tempi di restrizioni è di fare sistema e creare una sinergia con un gruppo di chef del territorio creativi e innovativi, che si alterneranno alle cucine fino al 24 di novembre. Nasce così un’altra intrigante proposta glam-gourmet da vivere in coppia. Il 3 novembre ai fornelli c’è Marcello Trentini, chef stellato di  Magorabin, poi si continua con la cucina ruspante e romanesca di Danilo Pelliccia dei Du’Cesari, quindi la cucina piemontese-contemporanea dello chef Lorenzo Careggio di Eragoffi, e ancora Affini, Casa Amelie, Cornoler, Aroma, Razzo, Rosso Rubino, Petronilla, Giudice, Bricks: come dire, i ristoranti e i bistrot più trendy di Torino gravitano tutti nelle cucine del San Giors, dove approda anche la cucina cinese di Zheng Yang di via Principi d’Acaja e un tris insolito con Agribiscotto,

Si respira l’afflato dell’arte contemporanea nel raccolto Hotel San Giors, appena tredici stanze, tutte personalizzate dalla mano di artisti, celate nel brulicante quartiere di Porta Palazzo a Torino. Una location ritrovo, da sempre, di gourmand impenitenti.

Accademia del Panino e Chocolat . Dopo la cena-tutte esperienze diverse e interessanti- notte in camera d’artista e al mattino colazione secondo le proposte dello chef ospite. Una bella idea riservata a un massimo 9 coppie a cena (solo 3 coppie per ogni sala del ristorante, tavoli distanziatissimi). Il tutto – cena, notte e colazione, da prenotare al nr. 3483953440  –  120€ a coppia, un lusso accessibile.

Si può essere glam&easy in tempi di Covid? Si direbbe proprio di sì..!

 

 

 

 

 

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