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Il ‘Natural Style’ di Serre Chevalier!

NG A Tutto Sci

by Dario Bragaglia

February 8, 2023

Centodieci chilometri da Torino, appena una manciata di minuti in auto dal Colle del Monginevro (aperto tutto l’anno anche se innevato): Serre Chevalier, con i suoi 250 km di piste e 410 ettari di comprensorio in uno scenario indimenticabile,  è la più vicina e più facilmente raggiungibile delle grandi stazioni sciistiche francesi.

Il Panorama mozzafiato e in Technicolor di Briançon con sullo sfondo il comprensorio di Serre Chevalier..

Ma c’è di più… un altro primato che ci piace sottolineare è quello di essere il primo comprensorio al mondo a produrre il proprio fabbisogno energetico con tre diverse fonti rinnovabili, ovvero l‘idroelettrico, il fotovoltaico e il micro-eolico Nel contesto dell’iniziativa legata all’assegnazione dell’ EnR (Energy Efficiency Prize)  la stazione di Serre Chevalier si è impegnata dal 2016 a raggiungere da quest’anno un livello di auto produzione pari al 30% del fabbisogno, mentre parallelamente i responsabili del comprensorio si sono impegnati a ridurre del 10-20% il consumo energetico complessivo sino ad arrivare nei prossimi anni alla ragguardevole e ‘vertiginosa’ quota del 50% di autoproduzione energetica.

Il domaine skiable di Serre Chevalier è uno dei più vasti dell’arco alpino francese e anche uno dei più ecologici grazie ai suoi impianti rispettosi dell’ambiente.

Sciare su una neve (sempre abbondante perché gran parte delle piste è oltre i duemila metri) di un bianco immacolato è già una bella sensazione per chi è sportivo ma anche consapevole delle problematiche ambientali. Con meno sensi di colpa si può quindi salire fino ai 2.830 metri di quota della cima dell’Yret, punto culminante del comprensorio, per farci un’idea dello scenario.

La neve ricopre i tetti del Village Monêtier les Bains nella valle che da Briançon sale al Col du Lautaret.

La valle di Serre Chevalier si estende per una trentina di chilometri, da Briançon al colle del Galibier e all’area del Parco nazionale degli Ecrins, punteggiata da vari paesi come Saint Chaffrey, La Salle les Alpes, Monêtier les Bains. Quest’ultima, come suggerisce il nome, è una località termale con sorgenti d’acqua calda che offrono una bella opportunità per il doposci nello stabilimento dei Grands Bains.

L’altro vantaggio di Serre Chevalier, per chi non ama ridurre il soggiorno montano ai soli momenti “sci ai piedi”, è di avere a pochi minuti d’auto una vivace cittadina come Briançon che con i suoi 1.386 metri di quota è “la più alta città di Francia“. Reputata per la qualità dell’aria, classificata Stazione climatica fin dal 1914, è anche città salutare per l’OMS dal 2010.

La città di Briançon, la più alta di Francia, circondata dalle celebri fortificazioni  progettate dall’ingegnere militare e maresciallo di Francia Vauban, il prediletto dal Re Sole.

La Vieille Ville è un piccolo gioiello d’arte e di storia e per questo riconosciuta come Patrimonio UNESCO. Per la sua posizione strategica ai confini fra il Regno di Francia e il Ducato di Savoia, il Re Sole mandò direttamente il grande Vauban, il suo più importante ingegnere militare, a progettare le fortificazioni per rendere la città inespugnabile ai possibili attacchi dei Piemontesi. Di quelle opere, proseguite nei secoli successivi, ci rimane oggi un complesso di mura, forti, caserme che si possono visitare (e lo consigliamo) a piedi o in mountain-bike, meglio se al seguito di una guida specializzata.

Nel corso del ‘900 la vocazione della città si trasformò via via da piazzaforte militare a stazione climatica e turistica. E oggi passeggiare nella Grand Rue, dove scorre un caratteristico canaletto d’acqua chiamato Garguille, fra case colorate, chiese monumentali, caffè e negozietti è un’ ottima alternativa alla giornata sulla neve.

Alle origini del turismo invernale. La stazione ha festeggiato di recente gli 80 anni dall’inaugurazione del primo impianto che collegava il villaggio di Saint Cheffrey alla punta di Serre Chevalier. Ai tempi uno dei più lunghi d’Europa.

Nel dicembre 2021, Serre Chevalier ha festeggiato gli 80 anni dall’inaugurazione della prima teleferica che ha segnato la nascita del comprensorio sciistico: un doppio impianto di 4 km che da Saint Chaffrey portava ai 2.480 metri della punta Serre Chevalier e costituiva all’epoca una delle più lunghe teleferiche d’Europa.

Un’immagine del complesso residenziale Cristal Lodge Terréssens

Da allora molto è cambiato e la stazione continua a rinnovarsi, anno dopo anno. Fra le novità di questa stagione a Saint Chaffrey c’è il Cristal Lodge-Terrésens un hotel e residence con 26 appartamenti (dal monolocale al quadrilocale) e 20 camere nella parte alberghiera.

Da febbraio a metà aprile, dopo una salita con gli sci o le ciaspole, si può passare la notte al Beau Refuge du Galibier, situato a 2.556 metri nei pressi del mitico colle. Offre 3 camere per 4 persone in un contesto di alta montagna e con un panorama mozzafiato.

Un’immagine insolita e in  notturna dei Grands Bains di Monêtier. (Courtesy of Berenice Duchateau)

A Monêtier dove ai Grands Bains è stata inaugurata una nuova sauna si può anche sperimentare una breve avventura serale con le ciaspole accompagnati da una guida. Dopo circa mezz’ora si arriva al wigwam. Qui i camminatori sono accolti da una fondue conviviale attorno al fuoco. Sempre per chi è alla ricerca di qualche specialità di montagna, a Salle les Alpes la distilleria 4 Frères propone visite guidate per scoprire liquori, grappe, aperitivi elaborati a partire da piante e frutti provenienti dalla zona delle Hautes-Alpes.

Il suggestivo rendering degli Chalets du Grand Hotel composti da 21 lussuosi appartamenti. Portano  la prestigiosa firma dell’architetto Jean Michel Wlmotte mentre gli interni sono a cura dello Studio Frémont.

Per la fine del 2023 è prevista anche l’inaugurazione degli Chalets du Grand Hotel: 21 appartamenti che integreranno le 66 camere del più antico e prestigioso albergo di Serre Chevalier situato strategicamente ai piedi delle piste di Chantemerle. Il progetto è di un nome prestigioso dell’architettura, Jean-Michel Wilmotte, mentre il design d’interni è dello Studio Frémont.

 

Per Info: www.serre-chevalier.com