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Il Whisky alla conquista delle Alpi Svizzere!

Credit: Dario Bragaglia

 

Wine

by Dario Bragaglia

January 20, 2021

 

 

 

 

 

 

Svizzera, eletta luogo d’incanto da una ristretta cerchia di whisky lovers? Difficile immaginarlo almeno fino a qualche anno fa… eppure due iniziative da record indicano la conferma di una nuova tendenza, la ricerca del whisky “estremo” che nasce o che viene lasciato maturare ad altitudini superiori ai tremila metri.

Jungfraujoch. L’Icebar con le botti di whisky per l’invecchiamento. Credit:  Dario Bragaglia

 

Cominciamo dallo Jungfraujoch, dove si trova a 3.454 metri sul livello del mare la stazione ferroviaria più alta d’Europa. La si raggiunge da Wengen e da Grindelwald -nella regione Berna- ora anche con lo Jungfrau Express, l’avveniristica funivia che permette di arrivare in pochi minuti alla stazione di Jungfraugletscher. Di qui si trova la coincidenza con il trenino che sale fino allo Jungfraujoch “Top of Europe”. Siamo davvero nel cuore suggestivo dell’Oberland Bernese su una terrazza posta fra tre delle cime più iconiche della Svizzera: la Jungfrau e il Mönch che superano i quattromila metri e l’Eiger di pochi metri più basso.

 

All’arrivo i visitatori scoprono una vera e propria città sotterranea con diverse attrazioni fra cui l’Ice Palace. È qui che si trova l’Icebar dove, su prenotazione, si può degustare lo Swiss Mountain Single Malt Whisky “Ice Label”. Anche se la temperatura all’interno è di circa – 4 gradi, se si proviene dall’esterno, dove in inverno si raggiungono facilmente i – 20°, si prova un certo sollievo.

Jungfraujoch: percorrendo le viscere dell’Ice Palace si scopre l’Icebar.
Due passi  all’interno dell’insolito e suggestivo Ice Palace: il brivido è assicurato.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’Icebar con il suo bancone e decorazioni di ghiaccio continuamente curate da artisti-scultori è uno spazio intimo adatto a piccoli gruppi che vogliano approfondire le particolarità del whisky d’altura  prodotto lo scorso anno in meno di mille bottiglie. In un angolo ci sono le botti di quercia americana, che hanno contenuto in precedenza sherry Oloroso, dove il distillato affina per gli ultimi sei anni prima di essere imbottigliato.

I precedenti quattro – è un 10 years old – li passa nelle storiche cantine scavate nella roccia della distilleria produttrice, la Rugen di Interlaken.

 

Credit: Dario Bragaglia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se le condizione sanitarie lo consentiranno, la distilleria Rugen organizzerà l’11 giugno e l’8 ottobre i Sunset Whisky Tasting. La location è l’Harder Kulm, altro spettacolare punto panoramico sulle montagne dell’Oberland, non distante da Interlaken. Il programma prevede una degustazione di whisky seguita da una cena con piatti che hanno il distillato come protagonista.

 

Il Corvatsch whisky Orma: dal gusto estremo, puro, delicato in virtù del ghiacciaio svizzero da cui trae origine.

Ci spostiamo ora di cantone e nei vicini Grigioni scopriamo la distilleria di whisky più alta del mondo. Presso la stazione a monte del Corvatsch, sopra St. Moritz, Rinaldo Willy e Pascal Mittner hanno realizzato il loro sogno di produrre il whisky Orma a ben 3.303 metri sul livello del mare. Il progetto ha subito coinvolto favorevolmente Markus Moser, CEO di Corvatsch AG: “Siamo lieti di poter offrire ai visitatori del Corvatsch un’esperienza di piacere unica oltre allo sci, in mezzo a uno spettacolare scenario alpino”. Compatibilmente con la situazione legata alla pandemia, si può prenotare la visita guidata della distilleria in gruppi di un massimo di 16 persone. Naturalmente è prevista anche una degustazione.

Credit: Dario Bragaglia

 

Pascal Mittner spiega che “la posizione della nuova distilleria è spettacolare, un posto speciale in cui lavorare: alle spalle abbiamo il ghiacciaio, il massiccio del Bernina, ai nostri piedi il paesaggio lacustre unico dell’Alta Engadina“.

L‘altitudine ha una particolare influenza sulla combustione: “A questa quota, il processo di distillazione avviene a circa 10 gradi meno rispetto a quella su livello del mare. Ciò significa più aromi e maggiore complessità del whisky” precisa Rinaldo Willy.